Ci accingiamo a subire l’ottavo anno di carica del Sindaco Alfio Mangiameli, anche se in tanti speriamo vanamente sia l’ultimo, o perlomeno ci auguriamo che altri due anni possano passare alla svelta, chiudendo gli occhi e sforzandoci di non doverci ritrovare allora con una città davvero a pezzi, più simile a un cimitero che un Comune.
Il nostro primo cittadino è riuscito a fallire davvero proprio in
tutto, basando il suo percorso storico su promesse mancate, proclami
altisonanti sconfinati nel nulla e gaffe, il tutto condito da fughe e assenze e allontanamenti
ultimamente piuttosto frequenti nei Consigli Comunali, che non hanno fatto
altro che confermare il suo scarso senso di responsabilità e coraggio al
cospetto dei propri cittadini suoi elettori e non.
L’abbandono e il degrado dell’Ex piscina Comunale, la
Carcassa dell’Ex Lavatoio distrutto da un incendio nel 2007, le discariche ,
oltre alle gia cocenti problematiche nate e esplose oggi come l’acqua passata
come per magia ai privati, l’occultamento della Fondazione Pisano, e il caso De
Geronimo, di certo non andranno sui libri di Storia ma, resteranno i Souvenir del
decennio 2006-2016 come fossero doni da conferire in eredità alle generazioni future.
Qualcuno ricorderà Un sit in organizzato attorno i primi di giugno nel 2012, in piazza Umberto, dove quattrocento lavoratori lentinesi, disoccupati da diversi anni, gia allora scesero in piazza per un grido di allarme contro la crisi a Lentini. Accanto a loro ovviamente c’era anche il sindaco Mangiameli che con in uno dei suoi interventi spiegò ai presenti “ quanto l’amministrazione si fosse negli anni, impegnata nel programmare, progettare e realizzare cantieri di lavoro che diano una boccata d’ossigeno ai lavoratori”, stilando poi un elenco di tutte le opere cantierabili: come la via di fuga San Paolo,la bonifica e la messa in sicurezza della discarica comunale, la riqualificazione di Piazza Umberto e di piazza Duomo, la realizzazione di una campo di attendamento contaneirs, l’ampliamento della via Etnea, la riqualificazione della piscina comunale e dell’ex lavatoio. Promettendo quindi del lavoro e un elenco di progetti di ricostruzione.
Dopo due anni sappiamo soltanto che la disoccupazione è aumentata irrimediabilmente e nulla di ciò che era stato promesso è stato messo in ballo.Una calma piatta e una distruzione inesorabile e silenziosa.
A dicembre la regione Sicilia diede l’ok per la realizzazione di una nuova discarica di rifiuti non pericolosi (e non dannosi alla salute?) nel nostro territorio proprio in Contrada Armicci nei pressi di quella gia chiusa da una decina ormai dichiarata “satura”. Un area che doveva essere bonificata e che secondo una precedente dichiarazione a ‘La Sicilia’ dell’assessore all’Ecologia Fabio Zagami si sarebbe dovuta trasformare in un parco giochi.
I consiglieri di Opposizione e gli attivisti del Movimento 5 stelle a Lentini riuscirono a sollevare un gran polverone, così che il sindaco si dichiarò assolutamente contrario all’attuazione di una discarica nel territorio.
Peccato che andando a ritroso con gli anni troviamo un progetto di insediamento di un’altra discarica in Contrada San Giorgio. Come si evince da un articolo del giornalista Gimillaro nel 2007 http://www.manuela-michele.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46:16-settembre-2007-la-sicilia-no-allistallazione-della-discarica&catid=6:articoli&Itemid=13 il sindaco aveva anche per questa trasmesso il parere contrario all'assessorato regionale al Territorio e ambiante.
Siamo nel 2014 e contrariamente a quanto espresso la discarica di contrada San Giorgio esiste ed è ‘attiva e operativa': carta canta, con tanto di validazione del nostro Sindaco:
Non meno spinoso il caso Ex Alba Sud Imballaggi, fabbrica Lentinese che produceva cassette di plastica per la raccolta della frutta, la quale carcassa oggi copre ben 36.500 metri quadrati di suolo e i suoi resti costituiti da pannelli d’amianto che col loro continuo sbriciolarsi nel tempo, vuoi agenti atmosferici e piccoli sismi, sprigionano nell’aria le sue polveri mortali. In un consiglio comunale il signor Mangiameli si dichiarò tranquillo perché”se l’amianto non verrà toccato, non produrrà effetti negativi”.
In questo caso il sindaco è stato di parola, perché ad oggi l’ex Alba sud non è stata toccata davvero: l’ obbligo di bonifica del sito, inizialmente era della ditta detentrice del terreno, come previsto dagli accordi per l’acquisizione del lotto da parte della ISI SRL di Melilli, ma vista la sua grave inadempienza, la responsabilità e quindi l’incombenza di intervenire e mettere in sicurezza il territorio è precipitata sull’amministrazione comunale.
Favorevole al suo smantellamento ma ‘mancano i fondi’ , il sindaco di Lentini dichiarò che 200 mila euro del bilancio comunale verranno comunque destinati alle opere di bonifica del sito, ma per concludere i lavori ce ne vorranno altri 600 mila. Cifre un po’ gonfiate, è evidente. Ma stiamo ancora attendendo novità dalla base. A giochi fatti siamo nella morsa delle discariche e dell’ex Alba Sud e al momento nessuno ci salverà. Ovvero Co2 ed Eternit liberamente sprigionati nei nostri cieli azzurri, tanto per esaltare i primati leucemie a Lentini. E per finire volevamo lasciarvi con una ciliegina sulla torta: un servizio de ‘Le Iene’ in cui il protagonista, manco a dirlo, è sempre lui, il primo cittadino, alla faccia degli americani che speculano il nostro territorio (vedi il Muos)… perché in questo caso è Lentini è in grado di speculare su Sigonella :
Qualcuno ricorderà Un sit in organizzato attorno i primi di giugno nel 2012, in piazza Umberto, dove quattrocento lavoratori lentinesi, disoccupati da diversi anni, gia allora scesero in piazza per un grido di allarme contro la crisi a Lentini. Accanto a loro ovviamente c’era anche il sindaco Mangiameli che con in uno dei suoi interventi spiegò ai presenti “ quanto l’amministrazione si fosse negli anni, impegnata nel programmare, progettare e realizzare cantieri di lavoro che diano una boccata d’ossigeno ai lavoratori”, stilando poi un elenco di tutte le opere cantierabili: come la via di fuga San Paolo,la bonifica e la messa in sicurezza della discarica comunale, la riqualificazione di Piazza Umberto e di piazza Duomo, la realizzazione di una campo di attendamento contaneirs, l’ampliamento della via Etnea, la riqualificazione della piscina comunale e dell’ex lavatoio. Promettendo quindi del lavoro e un elenco di progetti di ricostruzione.
Dopo due anni sappiamo soltanto che la disoccupazione è aumentata irrimediabilmente e nulla di ciò che era stato promesso è stato messo in ballo.Una calma piatta e una distruzione inesorabile e silenziosa.
A dicembre la regione Sicilia diede l’ok per la realizzazione di una nuova discarica di rifiuti non pericolosi (e non dannosi alla salute?) nel nostro territorio proprio in Contrada Armicci nei pressi di quella gia chiusa da una decina ormai dichiarata “satura”. Un area che doveva essere bonificata e che secondo una precedente dichiarazione a ‘La Sicilia’ dell’assessore all’Ecologia Fabio Zagami si sarebbe dovuta trasformare in un parco giochi.
I consiglieri di Opposizione e gli attivisti del Movimento 5 stelle a Lentini riuscirono a sollevare un gran polverone, così che il sindaco si dichiarò assolutamente contrario all’attuazione di una discarica nel territorio.
Peccato che andando a ritroso con gli anni troviamo un progetto di insediamento di un’altra discarica in Contrada San Giorgio. Come si evince da un articolo del giornalista Gimillaro nel 2007 http://www.manuela-michele.it/index.php?option=com_content&view=article&id=46:16-settembre-2007-la-sicilia-no-allistallazione-della-discarica&catid=6:articoli&Itemid=13 il sindaco aveva anche per questa trasmesso il parere contrario all'assessorato regionale al Territorio e ambiante.
Siamo nel 2014 e contrariamente a quanto espresso la discarica di contrada San Giorgio esiste ed è ‘attiva e operativa': carta canta, con tanto di validazione del nostro Sindaco:
Non meno spinoso il caso Ex Alba Sud Imballaggi, fabbrica Lentinese che produceva cassette di plastica per la raccolta della frutta, la quale carcassa oggi copre ben 36.500 metri quadrati di suolo e i suoi resti costituiti da pannelli d’amianto che col loro continuo sbriciolarsi nel tempo, vuoi agenti atmosferici e piccoli sismi, sprigionano nell’aria le sue polveri mortali. In un consiglio comunale il signor Mangiameli si dichiarò tranquillo perché”se l’amianto non verrà toccato, non produrrà effetti negativi”.
In questo caso il sindaco è stato di parola, perché ad oggi l’ex Alba sud non è stata toccata davvero: l’ obbligo di bonifica del sito, inizialmente era della ditta detentrice del terreno, come previsto dagli accordi per l’acquisizione del lotto da parte della ISI SRL di Melilli, ma vista la sua grave inadempienza, la responsabilità e quindi l’incombenza di intervenire e mettere in sicurezza il territorio è precipitata sull’amministrazione comunale.
Favorevole al suo smantellamento ma ‘mancano i fondi’ , il sindaco di Lentini dichiarò che 200 mila euro del bilancio comunale verranno comunque destinati alle opere di bonifica del sito, ma per concludere i lavori ce ne vorranno altri 600 mila. Cifre un po’ gonfiate, è evidente. Ma stiamo ancora attendendo novità dalla base. A giochi fatti siamo nella morsa delle discariche e dell’ex Alba Sud e al momento nessuno ci salverà. Ovvero Co2 ed Eternit liberamente sprigionati nei nostri cieli azzurri, tanto per esaltare i primati leucemie a Lentini. E per finire volevamo lasciarvi con una ciliegina sulla torta: un servizio de ‘Le Iene’ in cui il protagonista, manco a dirlo, è sempre lui, il primo cittadino, alla faccia degli americani che speculano il nostro territorio (vedi il Muos)… perché in questo caso è Lentini è in grado di speculare su Sigonella :
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