Siamo in piena estate e ci piacerebbe poter dire che la nostra Lentini accoglie numerosi turisti. Ma non è così: dei turisti in verità, spesso non ne vediamo neanche l'ombra. La malpolitica e gli amministratori nostrani hanno messo questa città nelle condizioni di diventare trascurata e poco ospitale, stimolando di conseguenza l'assenza di un senso civico almeno accettabile. Parliamoci chiaro, Lentini oggi ha poco da offrire, e se vi imbatterete tra le pagine di Tripadvisor avrete la conferma che il forte degrado è avvertito sensibilmente anche dai pochi suoi visitatori con recensioni della nostra città da non andarne poi così fieri:
Qualcuno infatti suggerisce di rimuovere la nostra città dagli itinerari, e in questo momento non mi sento di dargli torto, visto come è stata ridotta, e dall'alto chi poteva fare qualcosa per valorizzarla invece ne ha velocizzato il suo processo di distruzione. C'è così, chi cancellerebbe Lentini, e c'è chi come i Lentinesi che invece cancellerebbero chi ha distrutto la loro città, e seppellito le sue ricchezze, con la tristezza immane ormai di essere riconosciuti solo per gli aranceti di una volta...
Per quanto si voglia ostentare le 'testimonianze del passato' non valorizzate, è evidente che i turisti quando scelgono Lentini lo fanno solo perchè posta in un punto nevralgico della Sicilia Orientale, a pochi km dal Mare, da Catania, dall'Aeroporto, dall'Etna e da Siracusa, ma in fondo non si è costruito o preservato nulla per intrattenere i passanti:
Qualcuno riesce a vedere ancora qualcosa di positivo, come il buon cibo, il buon pane di casa e le belle donne, ma l'unica verità tangibile è che oggi il turista non vede Lentini come un punto di riferimento interessante:
Nel 2010 la Regione Siciliana aveva emanato un Piano Settoriale, attraverso il decreto assessorale n°38/Gab che costituirebbe lo strumento di programmazione per l’individuazione delle località a vocazione turistica riferibile alle linee di intervento del P.O Fesr 2007-2013, di competenza dell’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana. Secondo il quale erano 89 i comuni a vocazione turistica della regione classificati per provincie. Nel P.S. non figura Lentini. Non è stato un errore o una svista, visto che con un nuovo Decreto Assessorale del novembre 2011 ai comuni gia' riconosciuti si vanno ad aggiungere altri 102 comuni, lasciando fuori ancora sia Lentini che Carlentini. Richiamerei la rabbia, l'orgoglio e la nostalgia dei Lentinesi che in 30 anni hanno assistito ad una decadenza vertiginosa. I Lentinesi che a più di un lustro dagli anni 2000 dovevano vedere risplendere le tante bellezze della loro città, e invece spesso vengono additati come colpevoli, perché 'meritano chi votano', 'sono loro stessi che distruggono', e 'non amano tenere la loro città pulita'. Eppure il Biviere, la zona archeologica, il Castellaccio, la Castrum Fest, da anni sono relegati in vecchie cartoline, e al cittadino viene negata ogni tipo di spiegazione a riguardo. E pensare che nel '90 una nota rivista nazionale ha inserito la Piazza Duomo di Lentini in una lista di piazze più 'romantiche' del Belpaese.
Siamo sempre nella mani dell'assoluta superficialità da parte degli enti competenti del territorio, non siamo provvisti di uno sportello per il turismo, non abbiamo un assessorato per il turismo perché accorpato in quello per le attività produttive, e ufficialmente l'attuale assessore al Ramo non ha mai illustrato un piano di rilancio turistico. Urge una politica di reperimento di adeguate risorse, e una programmazione reale, perché a Lentini di fatto gli amministratori che si sono susseguiti non hanno mai pensato seriamente al turismo. Le vie storiche del paese che una volta erano famose per 'il passìo' sono spesso deserte, in conseguenza alla crescente chiusura dei negozi, le quali tasse (spesso volute dal comune) hanno messo i commercianti in ginocchio.
Il 20 marzo 2014, l’assessore ai Beni Culturali della Regione, Mariarita Sgarlata, ha firmato il decreto per la Perimetrazione del Parco Leontinoi affidandolo ai Sindaci di Lentini e Carlentini ma cambierà poco o nulla. Nel giorno della consegna, la Soprintendente ai Beni Culturali, Beatrice Basile, profonda conoscitrice delle problematiche della zona ha sottolineato che "dovranno essere messe in campo tutte le forze e sinergie in grado di assicurare una vita nuova al parco", ovvero i Comuni di Lentini e Carlentini devono collaborare, ma che questo succeda è parte di uno scenario lontanamente immaginabile.
Eppure per un possibile rilancio turistico potrebbe essere importante una seria collaborazione con la vicina Carlentini, come con Augusta, soprattutto per le frazioni di Brucoli e Agnone Bagni alle quali i Lentinesi restano molto legati, senza tralasciare Scordia e Francofonte che fronteggiano il territorio del Biviere, ma attualmente possiamo solo sognare. Passerà un'altra estate e poi ancora un'altra, e poi...
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